venerdì 18 aprile 2008

mignoloanularemedioindice...Ticchettìo sulla mia Moleskine.

Da sempre ho immaginato che questo strano movimento di mano fosse la giostra delle dita. Nonostante alcune mani sudassero, andassero veloci segno di insofferenza e disagio, io credevo che le dita si divertissero a sbattucchiare sul piano!

Credevo che le donne volessero far sentire il suono fiero delle loro unghia robuste e gli uomini il rombo sicuro di una mano forzuta.

Credevo anche che le estetiste-manicure fossero felici di questa giostra perchè per loro significava incrementare i guadagni e sbarcare il lunario: ogni ticchettìo era uno smalto scheggiato, ogni smalto scheggiato pochi spiccioli in più per comprarsi un profumo o un rossetto!

Ah l'economia! Le donne ne sono il motore! (Personalmente sono il motore della azienda scarpiera! Adoro le scarpe! Quante ne ho?!)

Sta sera, ritrovandomi a far volteggiare le mie dita sulla mia nera Moleskine, tutta scritta, piena d'appunti e d'impegni, post-it, disegni, note, conti...-Di tutto c'è!- mi sono accorta che quel ticchettìo mi viene dall'addome, dal centro del cuore, dal profondo.

E' vero disagio.

E' disapprovazione, stupore negativo -lo stupore si sa, può essere anche un dolcissimo sentire- rabbia, delusione, ecco delusione più che rabbia.

Il mio ticchettìo condanna i falsi sorrisi, li disapprova.

2 commenti:

Nicola Rizzuti ha detto...

Arrivato qui, per caso: bel blog!

Nicola

dudu ha detto...

Grazie mille a te che sei il mio primo commentatore ufficiale! (il mio fidanzato è di parte, 'intende!)
Ho letto la descrizione del tuo zibaldone, mi piace molto.
Torna presto!