venerdì 17 ottobre 2008

Mi fa incazzare...E me ne frego del turpiloquio.

Lo sapete, non mi piace usare parole "sporche", non è con questi "colori" che dò peso ai miei discorsi, non mi serve usare una parolaccia per rafforzare il senso di quello che dico e credo davvero che ciascuno dovrebbe fare discorsi "pesanti" (di un certo peso, spessore) nei contenuti e non nella forma...Ecco perchè sono sempre abbastanza attenta (che poi mi riesce spontaneo, devo dire!) ad usare parole fresche e profumate, ma oggi no!
SONO INCAZZATA e lo ripeto: SONO INCAZZATA! INCAZZATA NERA.
Per preservare il mio fegato forse non dovrei leggere i giornali e vedere il TG...
Il pensiero che i miei soldi vadano nelle casse del racket mi fa INCAZZARE.
Ho sentito poco fa che un noto imprenditore palermitano ha denunciato...
Basta dire "ha denunciato" qui in Città e si capisce di cosa stiamo parlando!
Ha denunciato che dal 1995 paga il pizzo ed è arrivato a versare nelle casse dei putridi fino a 23 mila euro annui.
Si è rivolto ad Addiopizzo e a Liberofuturo.
E' stato picchiato a sangue per strada, adesso vive sotto scorta.
Mi riecheggia in mente una domanda che qualche giorno fa mi ero già posta: "dove stiamo andando?"...
Spesso ho comprato nei suoi negozi, spesso i miei soldi, pochi, sudati, guadagnati...Sono finiti nelle tasche dei putridi.
MI FA INCAZZARE!
Certo, non è una novità e non sto cadendo dalle nuvole, lo so bene che anche tante altre volte i miei soldi hanno finanziato la mafia...Ma come fare diversamente? La lista dei commercianti pizzofree, dove acquistare senza remore, è ancora troppo corta...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come darti torto...poi questo periodo è un "incazzamento" continuo! Si apprendono solo "male (brutte) notizie"!
Quando sento notizie inerenti al pizzo e alla brutta fine a cui, sotto certi aspetti, sono condannati gli onesti commercianti la bile sale alle stelle, pensando anche ad una possibile situazione personale...che Dio ce la mandi buona!

Anonimo ha detto...

Viviamo in una terra piena di metastasi...

Anonimo ha detto...

Anch'io me lo chiedo spesso... e non so che fare.
Però c'è anche da mettersi nei panni di quei piccoli negozianti che per paura rimangono nel silenzio. Ci vuole una grandissima forza per esporsi così. E' una di quelle scelte che - tristemente - ti cambia inevitabilmente la vita.
Ciao,
Emanuele