Una cosa non me la potrò mai rimproverare: avercela messa tutta, ogni giorno, essermi impegnata a saper trovar parole, gesti, sguardi giusti; ho provato a saper accompagnare e lasciare andare; saper raccontare, guidare, guardare lontano...I loro problemi sono stati i miei, non ho giudicato anche se certe volte ho fatto sfuriate che neppure loro madre sarebbe capace di fare. C'ho sempre tenuto. Per davvero. Ho fatto il tifo come se avessero dovuto segnare il gol della vita ogni domenica. E se hanno tirato fuori il calcio di rigore sono stata capace di invadere il campo per prenderli a pedate, ma è stato solo perchè capissero che ci tengo (e ci ho tenuto!). Non sono stati trasparenti come un cellophane, il loro destino è sembrato il mio, solo che ho cercato di lasciarglielo costruire da soli! Se ci sono stati dei rischi, li ho corsi tutti, i vantaggi, quelli non mi interessavano poi tanto! ...Poche parole, molti fatti. Ho condiviso fino in fondo i passi, la borraccia, il freddo della notte, il caffè della mattina...La strada non è sempre dritta, ci sono spesso delle curve, dei tornanti, che a volte sembra di tornare indietro e nonostante tutti i nostri sforzi per semplificare e rettificare, rifletti che è proprio la vita che è fatta irrimediabilmente a zig-zag!
Il mio stile rimarrà questo in eterno...
venerdì 12 settembre 2008
Io...Mi impegno ad essere a "zig-zag"!
Pubblicato da dudu alle 09:46
Etichette: Storia di un viaggio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commenti:
Ecco, ieri sera mi sono accorto di essermi dimenticato che le strade sono a zigzag.
E' un periodo tutto in salita... ma fino ad ora, quantomeno, era stato dritto.
Adesso dovrò ricordarmi che è in salita ed a zig zag.
Ciao e grazie...
Emanuele
Posta un commento