lunedì 12 gennaio 2009

Palermitanamente.

Palermitanamente punto.
Punto, per dire "basta, non si discute!"...
Siamo così punto e basta.
Puoi vederci il bello in quest'espressione, come quando hai ospiti a cena ed apparecchi una tavola da 12, ma siete solo in 4...Hai cucinato pietanze per un esercito!
Palermitanamente!
Siamo fatti così, non c'è altro da dire!
"Ma che fai complimenti?" dice il padrone di casa all'ospite...Ma come fa a fare complimenti se l'hai ingozzato (tu con le tue mani "fuddandogli" in bocca cibo a più non posso!)
E questo ti fa ridere, ti fa pensare che palermitanamente vuol dire generosamente...E questo mi piace!
Ma palermitanamente può anche farti vergognare, a me mi fa vergognare.
Ci sono poche cose che mi fanno vergognare di essere palermitana, le facce di bronzo e i muri di gomma per esempio, l'atteggiamento fondato sulla convinzione che per i cittadini di Palermo riuscire a fare i furbi a scapito della collettività costituisce un titolo di merito, una medaglia al valore, una prova di valentìa.
Sono veramente arrabbiata, veramente schifata...Mi indigna ancora di più che palermitanamente [al peggio!] sia un giovane a comportarcisi, sia un emergente professionista, un manager che ha in mano la sua vita e quella dei suoi sottoposti, che ha in mano la vita di alcuni suoi giovani concittadini, che conosce la sua Città, i suoi cancri e i suoi profumi, può distinguerli, può scegliere da che parte stare.
Ha scelto quella sbagliata.
Mi fa schifo che il giovane di belle speranze in questione, forse di poco più grande di me, non abbia la mia stessa voglia di "spaccare le balate" e far rifiorire la la sua Città come me.
Mi fa schifo, senza mezze parole, sapere che ha detto: "sai, oggi non si paga più il pizzo, ma in cambio bisogna assumere..."
E' la storia di una giovane segretaria, madre di famiglia anche, che studia e che lavora e che non lo fa certo per passione, credo che se potesse scegliere preferirebbe finire gli studi e basta o essere più dedita alla famiglia...Senza troppe manie di emancipazione in una terra che di emancipazione non ne conosce il senso intimo. Forse ancora qualcuno equipara l'indipendenza e la realizzazione personale all'emancipazione femminista di qualche decennio fa! Io no, credo che neanche lei lo faccia.
Alla scadenza del primo contratto (e ringraziamo Iddio che non era in nero!) rigorosamente a tempo determinato o a progetto (ancora peggio! la segretaria fa mica progetti!)...Ecco arriva il ben servito..." Sei valida [grazie al kaiser! E allora tienimi, no?], ma dobbiamo licenziarti. Di solito mandiamo via all'istante la gente, ma se vuoi, puoi finire il mese.[oh ma che pensiero gentile!]".
Era ovvia la replica della segretaria [tuttofare] in questione: "scusa, se sono valida perchè mi licenzi?"
Era ovvia la risposta del manager (dei miei stivali!) dell'azienda: "oggi non si paga più il pizzo, ma bisogna assumere..."
Licenziata in tronco, senza giusta causa (ma non gli serve mica al manager!), essendo valida e preziosa collaboratrice perchè l'organico prevede che uno dei due vada via.
I due sono lei, la segretaria e il culattone raccomandato di turno, incapace per altro!
Non so chi mi fa più schifo, se il manager o il culattone!
Cambieremo un giorno, cambieremo!
Magari mio figlio tra 20 anni avrà un blog e scriverà la mia stessa denuncia, ma io sono fiduciosa e continuerò a ripetere che cambieremo!
Come si va avanti quiggiù? Per merito o per "nome fatto"? Come ci si sente la sera, quando si spengono le luci e si va a letto? Come si sente il manager? Come il culattone? Come la segretaria? Come io...Che mi fa schifo questa logica?
Posso solo rispondere all'ultimo punto di domanda...
Io mi sento un albatro chiuso in una stanza di un metroquadro...Come farò ad aprire le mie ali? Come faremo ad aprire le nostre ali? Abbiamo un'apertura alare troppo ampia per questa stanza, siamo troppo retti per la nostra terra!?

4 commenti:

Mauro Caruso ha detto...

E' decisamente difficile digerire certi bocconi amari.
Il clientilismo purtroppo da noi trova terreno fertile, e chi occupa certe posizioni si adegua troppo spesso. Ma ti assicuro che anche in zone insospettabili esiste...ti potrei per esempio raccontare ciò che è successo a Silvia in Friuli, laddove pensiamo tutto fili liscio...macchè!
Tale e quale.
E poi,a sto tizio qui, chi l'ha detto che non si paga più il pizzo? E questo poi cos'è!?
Un abbraccio, se può servire....Ciao!

dudu ha detto...

L'abbraccio me lo prendo molto volentieri! ;)
Il tipo dice che non si paga più il pizzo...Sarà uno di quelli che pensano che la mafia non esiste, che vuoi che ti dica?!
Baci a te e Silvia!

Anonimo ha detto...

Palermitanamente tvtttb...mi piace il tuo modo di rapportarti e ragionare sulle cose...purtroppo la mmamma dei tizi in questione è sempre incinta!!..il che lascia un pò pensare!!!...signora mia(la mamma sudetta!) si fermasseee un giorno!! che gli spazi..mica restano sempre ...ampi abbastanza!!meno male.. si dice che le ca**ate volano!!.per il resto...che dire!?!continuiamo a fare del nostro meglio affinchè..le cos epossano cambiare!!..il tempo ci darà ragione anche se piano piano!!!..;)..chi è destinato a volare in alto troverà il suo tanto atteso angolo non temere!;)

dudu ha detto...

@Marcio: smackissimo! =*