Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Santo Francesco è uno dei più grandi poeti mai letti, ha descritto il creato in una maniera sublime e delicata, ci ha dato un’immagine del fuoco quasi fotografica. Cavoli Santo Francesco, ma quante cose sapevi fare?! Parlare agli animali e scrivere poesie!
Ci hai parlato di un fuoco che ci scalda nelle giornate d’inverno, ci dà luce nelle serate buie, ci fa bivaccare sulla spiaggia o nel bosco sulle note allegre di una chitarra.
Ci permette la preparazione di cibi senza i quali non potremmo crescere robusti, sani e completi come cresciamo.
Fratello fuoco è un compagno ineliminabile delle nostre vite.
…Peccato che nostro fratello fuoco a volte ci tira anche qualche brutto scherzo…E bravo fratello fuoco! Ti fai forte delle tue lingue e sai che nessuno sprovvisto umano può tenerti a bada!
Proprio così, da soli non si può! E questa notte appena trascorsa i miei eroi sono stati i Vigili del fuoco! Più di Superman o di Capitan Ventosa!
Dormo e suona alla porta il mio vicino.
Con una mezza febbre a fare da padrona, il mio cervello stenta a mettere insieme i cocci di parole che Peppe prova a proferire –anche lui preso un po’ dal panico, devo dire!- .
“Devi spostare la tua macchina, un’altra sta andando a fuoco!!”
Scalza, in pigiama e con i capelli arruffati ci sto due o tre minuti prima di prendere le chiavi e partire.
Arrivata giù la visione è delle “ più calde”, per restare in tema!
Fuoco dappertutto.
Un’ auto che sta per esplodere vicino alle condutture del gas del palazzo, fiamme accanto alla mia auto –da poco finita di pagare!!- , tutti i condomini che con una precisione mai vista, si snodano in una operosa catena di montaggio: secchio dopo secchio.
Metto in salvo la mia auto e la catena si allunga di una maglia. Sono io. Con le guanciotte rosso ustione, mi sbraccio e contribuisco!
Più acqua mandiamo sulle fiamme, più si alzano le braccia di frate foco, re beffardo della serata.
Frate pompiere arriva in men che non si dica, anche se per noi della catena, il tempo sembra fermarsi. Come un cavaliere doma il suo destriero, anche frate pompiere, re della pompa –e non fraintendiamo birichini!- doma le sue, più che sue nostre, fiamme.
Arriva anche frate carramba che della dinamica vuol far verbale…Divisa, dopo divisa, acqua dopo acqua, torno a letto.
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