E così anche oggi il cadere della giornata...E' già bella e calata da un pezzo veramente questa giornata, ma io sono ancora qui, con il mio pc sulle gambe ad assaporare il rumore del silenzio e del mondo che si ferma. Di giorno sempre meno avverto questa sensazione. Non ho il tempo di farlo! Qualche mese fa discutevo con dei miei amici d'ogni parte d'Italia, sul valore dell'andare lenti, di un'esperienza fatta insieme e che credo non dimenticheremo mai. Un giorno salimmo su una littorina in un piccolo paese della Calabria e andammo così lenti che il treno ci sembrava una vecchia bicicletta da passeggio. Una di quelle che usava mio nonno Vincenzo per fare ogni giorno da Palermo a Montelepre e di ritorno. Nessuno di noi, sia che venisse dalla Città o dalla Puglia o dalla Toscana o dall' Emilia o dalla Sardegna o dal Veneto, aveva mai vissuto sulla sua pelle quella lentezza che dovrebbe invece essere strumento per capire il mondo, lo sguardo del vicino, l'esigenza di chi affolla le tue giornate. Bene, questa sera, al cadere della giornata, di questa giornata che porta con sè il peso di due importanti scelte, io me ne ricordo. Sul sepolcro di questa giornata io non metto solo le mie due scelte, ma anche due importanti ringraziamenti: a Simona, una luce accesa per caso sulla mia strada e ad Andrea, mio compagno di infinite storie, di una sola infinita vita. Grazie.
martedì 29 aprile 2008
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