lunedì 14 luglio 2008

Mossa da un intento professionale...Tendo le braccia agli ultimi.

Alcuni amici miei ci lavoravano già da tempo, in realtà più che un lavoro era un "servizio del prossimo" a tutti gli effetti perchè gli stipendi erano molto bassi e i pagamenti sempre tardivi...Mooolto tardivi! Tutti con una laurea all'attivo, ma sottopagati come i garzoni di un bar...Bè in Città a volte bisogna accontentarsi e ringraziare Iddio perchè ti dona di che stancarti. La fatica è una benedizione dalle nostre parti perchè spesso non è prerogativa di tutti...Non hai di che stancarti e il concetto è profondamente triste: sei disoccupato. Prendi il fagotto e vai ovvero resti e ti accontenti, ma non ti rassegni di certo all'ingiustizia di una terra gambizzata.
Io ero attratta da un aspetto che riguarda il mio lavoro, mi interessava capirci sul campo -visto che fino ad allora ne avevo solo letto sui libri di diritto- di affidi, adozioni, tutela minorile...Era una buona occasione per studiarmi i fascicoli di ogni bambino e capire le dinamiche giuridiche delle situazioni ai limiti con il surreale...Botte, maltrattamenti, violenze. Fattispecie che dovrebbero essere lontane anni luce da ogni bambino...Lì erano terribilmente vicine, ad un palmo, forse anche meno. Feci il mio colloquio e fui "reclutata", un pò per le mie credenziali, un pò perchè i miei amici mi avevano presentata come una persona affidabile, una di quella che nell'educazione ci sa fare e umanamente può reggere il peso dell'assurdo...
Mi faceva comodo anche la piccola paga (e in quel periodo facevo tre lavori contemporaneamente, ma la fatica, come dicevo, non mi spaventa, la benedico!), non ci pensai due volte: potevo studiare le carte reali di un tribunale e non i manuali di testo, potevo guadagnarci pure!
Mi ritrovai a fare le "notti" insieme ad un educatore alla volta, nella casa-famiglia...
Una casa-famiglia.
Di sicuro meglio di un istituto, di un orfanotrofio, di un "posto di suore"...Ma di famiglia, vi assicuro, al di là del nome, non ha molto.
L'ambiente era sereno, sicuramente più sereno di quello delle famiglie degli ospiti...Dei bambini bellissimi dagli occhioni tristi. Intelligenti, allegri, pieni di vita, ma con gli occhioni tristi.
Ben presto i miei fascicoli passarono in secondo piano e passavo sempre meno tempo in ufficio, meno cura all'archivio, più dedizione alle storie dei piccoli ospiti...
All'inizio è stata dura e non c'ho dormito la notte...Stavo veramente male e non riuscivo più a tenere saldo il confine tra la mia storia e la loro storia.
C'è voluto un attimo in più per capire che non ero lì per caso e per capire che non sarei stata utile a nessuno, neppure ai miei studi se avessi lasciato prendere il sopravvento all'emozione.
Servizio.
Anche per me fu presto servizio del prossimo, con costanza, amore, cura per quei piccoli esserini...Li porto nel cuore ancora oggi, anche se non so più che "fine" abbiano fatto...E la parola fine non è messa lì a caso...Non credo nel riscatto di tutti quegli esserini abusati...Purtroppo neppure tutta la speranza del mondo potrebbe portarmi a crederci!
Dopo un pò si ritenne di sistemare in altro modo i ragazzi, la casa-famiglia chiuse i battenti...
Fu un'esperienza che marchiò il mio cuore a fuoco e mi fece prendere delle scelte determinanti per la mia professione...
Ringrazio Iddio per questo.
La casa-famiglia era ospitata in una mega villa lussuosa, miscuglio di stili, con colonnati e marmi preziosi, giardini e depandance...Una elegantissima, ma forse troppo ampollosa, abitazione di chissà quale brutto ceffo: un bene confiscato alla mafia.
Il luogo in cui veniva pensato il male si era trasformato in luogo in cui si convertiva la violenza in bene, in amore, in attenzione per il più piccolo...
Ieri come non mai questo concetto si è tramutato in corpo e sangue, in esperienza viva...
La stessa villona super mega è stata concessa alla mia parrocchia...Ne sono felice!
C'è voluto un pò di tempo...Purtroppo dalle nostre parti la burocrazia serve a rendere più valorosi gli uomini e a fargli meritare un grazie...Serviva qualcuno che prendesse a cuore la nostra situazione e che si adoperasse per sbloccare le cose...Da noi gli iter logici delle faccende politiche non sono le vie preferenziali! E qualcuno a cuore ci prese! Qualcuno ha creduto nel nostro progetto...Perchè ringraziare qualcuno se la legge prevede che nessuno si ringrazi?
Alla presenza di Pippo Enea, l'assessore al patrimonio e ai beni confiscati alla mafia del comune di Palermo, è stata celebrata la Santa Messa e la cerimonia di consegna al nostro "super eroe", il nostro parroco...Padre Massimo, un omino piccolo, ma grande!
Il Vicario del Vescovo diceva che adesso abbiamo una grande responsabilità: il luogo che fu del male è nelle nostre mani e lì i nostri bambini cresceranno e diventeranno uomini e donne onesti...Io mi sto già sbracciando! C'è un sacco di lavoro da fare...

4 commenti:

Mauro Caruso ha detto...

Robi, quell'esperienza ci ha segnato profondamente e ancora oggi a pensarci mi si stringe il cuore. Ci ripenso spesso, e vedo ancora gli strascichi di quell'esperienza negli occhi di chi li ha vissuti molto più di noi. Adesso nessuno sa dove siano, se il loro cuore abbia trovato il sorriso.
Questa notizia mi ha riempito di gioia, sapere che quella villa sia finita nella mani di Padre Massimo e della sua parrocchia rappresenta una vera speranza. Non so se avrò il coraggio di entrare in quella villa quando avrò modo di tornare a Palermo, ma sapere che quel terreno e quella casa continueranno a vivere è vera gioia.
Cosa diventerà adesso quella villa?

dudu ha detto...

Entrarci ha fatto molto strano anche a me...E non ti nascondo che in "una camera" del piano di sopra ho ringraziato il cielo di avere gli occhiali da sole molto grandi e coprenti...
Bè, mi sa che dovrò abituarmi anche perchè mi toccherà entrarci qualche volta!
E come dici tu, ci consola la gioia della "vita che continua"!
Adesso sarà sede di tutte le attività parrocchiali: riunioni, corsi, catechismo anche credo, mangiate varie -che padre Massimo non si fa mai mancare!-, ritiri e poi gli scout...(ma questa cosa te la racconto un'altra volta, quando sarà tutto delineato...Ancora non c'è davvero nessuna comunicazione ufficiale, se non un avviso dato a messa...Ti dico solo che noi dell'Agesci non ne abbiamo saputo approfittare! =/).

Mauro Caruso ha detto...

so qualcosa dei progetti di Padre Massimo in merito agli scout.....magari ne parliamo tra noi!

Anonimo ha detto...

Stamane dopo aver dato il latte al mio tesoro avevo scritto qlsa sul post che hai scritto e che tanto per cambiare mi ha emozionata ed oggi ancora di più perchè contemporaneamente guardavo mia figlia e ringraziavo Dio per averla.
Mi dispiace, forse non sono riuscita a postarlo correttamente, ma in sunto volevo dirti che spero di tenere lontano dai miei cari tanta sofferenza, ma se credi che io sia forte a tal punto da poter dare una mano non esitare a chiamarmi io ci sono!!!